SIMONA D'AGOSTINA
Cantante
Ha studiato tecnica vocale con Sabrina Olivieri, grazie alla quale si è avvicinata al Jazz, percorso che ha continuato con la cantante e attrice Laura Conti diplomandosi ai Civici Corsi di Jazz diretti da Enrico Intra e Maurizio Franco. Ha frequentato seminari con Carl Anderson (sull’interpretazione nel canto), con Bob Stoloff, Maria Pia de Vito, Jay Clayton e Michelle Hendricks sull’improvvisazione jazzistica, con Elisa Turlà sul metodo Voicecraft (Base ed avanzato), con Gianna Montecalvo (tecnica vocale), con Paolo Frigoli e Anna Gotti sulla Tecnica Alexander, con Eleonora Bruni ed Erika Biaviati sulla vocalità estrema (scream, growl e registro di fischio) e con il dottor Franco Fussi e la dottoressa Giovanna Baracca (entrambi eminenti foniatri) sulla voce e la corretta igiene vocale.
Inoltre ha partecipato al Seminario “Voce e Canto tra postura e diaframma” (base e avanzato) organizzato da Posturalmed, e coordinato dal prof. Daniele Raggi, Eleonora Bruni e Roberto Bono, al Seminario Comunicare in pubblico con sicurezza” (docente Laura Conti), che applica al public speaking e allo stare sulla scena i principi della PNL (Programmazione NeuroLinguistica) e al workshop condotto da Albert Hera “La tecnica in favore dell’espressione vocale naturale”.
Nel 2019 insieme con altri 14 docenti da tutt’Italia aderisce ad un progetto pilota che riguarda il riequilibrio posturale del cantante attraverso l’uso del Metodo Raggi, e dunque della Pancafit, all’interno della lezione di canto, ed i cui sorprendenti risultati sono stati presentati al XII Convegno La Voce Artistica a Ravenna nell’ottobre 2019.
E’ membro dei Gospel Light Vocal Ensemble, sestetto vocale diretto da Sabrina Olivieri il cui repertorio spazia naturalmente dal gospel al jazz con qualche incursione nel pop, e nato dalle ceneri di un’altra formazione vocale, i Rainbow Singers dei quali aveva fatto parte nell’ultima fase della loro attività. Con i Gospel Light si è esibita insieme ai Gospel Times di Joyce Juille e Ronnie Jones, allo stesso Ronnie Jones, lavorando con musicisti del calibro di Fabrizio Bernasconi, Lorenzo Livraghi, Alessio Sabino, Paolo Diotti, Marco Mangelli, Andrea Pollione, Walter Calafiore, Massimo Caracca. Con i Gospel Light ha partecipato alla realizzazione di “Stop”, album d’esordio di Antonio Accarino. Il sestetto sta inoltre lavorando al suo disco d’esordio.
Fa parte della compagnia I Notturni dall’Italia, fondata da Sabrina Olivieri e dall’attore Maurizio Dosi che ha presentato lo spettacolo teatrale “Sconcertissimo” con testi di Gianni Pettenati sulla musica Italiana fra gli anni 30 e 60, come una delle voci del Trio Musetto, trio vocale femminile dalle ricercate armonie vocali curate da Sabrina Olivieri. Con il Trio Musetto ha inciso il brano “Jingle Bellissima” di MamaXL con Fabrizio Bernasconi al pianoforte.
Ha partecipato alla realizzazione di un musical originale “Te la ricordi Alice?” di e con Carlo Ambrogi.
Collabora da anni col pianista, arrangiatore e compositore Nicola Panebianco (direttore musicale e pianista per musical quali Jesus Christ Superstar e Evita per la Planet Musical) Con il chitarrista Salvatore Nanè (Ana Flora) ha formato un duo, OutroBrasil Project, il cui repertorio racconta di un Brasile meno consueto, omaggiando grandi compositori contemporanei brasiliani come Guinga, Rosa Passos e Joao Bosco.
Ha fatto parte dei Time Percussion, laboratorio musicale diretto da Tony Arco e Marco Vaggi.
Ha partecipato con Sabrina Olivieri alla registrazione delle armonie vocali del disco di Anita Camarella e Davide Facchini, “La famiglia canterina”, disco che ospita anche due grandi nomi della scena musicale italiana come Franco Cerri e Raf Montrasio, e che ha vinto come miglior disco del 2013 il LadyLake Music Indie Awards negli USA.
Ha inoltre partecipato come corista di Kimberly Covington al Concerto di Natale tenutosi il 15 dicembre 2013 a Lucca con la Filarmonica Gaetano Luporini.
L’apparato fonatorio. Struttura anatomica e funzionamento.
La respirazione nel canto: l’aria come motore della voce.
L’attacco pneumofonico.
La postura e le tensioni fisiche ed emotive: Il canto è un’attività fisica in cui è molto importante la tonicità muscolare e l’energia fisica e mentale. Le tensioni muscolari ed una postura scorretta possono influenzare la corretta emissione vocale. A tale scopo l’allievo eseguirà esercizi mirati a rilassare spalle, collo, lingua e mandibola.
Allo stesso modo tensioni emotive possono compromettere o influenzare una performance. La consapevolezza del ruolo della mente nel canto.
L’importanza della ricerca di un suono naturale, dove non c’è differenza timbrica tra suono parlato e cantato.
I registri laringei: conoscenza di M0, M1 e M2.
Esercizi per il corretto attacco del suono con tutte le vocali e per sviluppare conoscenza di M1 e M2.
Vocalizzi su scala maggiore, scala minore naturale (primi 5 gradi), triadi maggiori e minori con l’ottava.
Repertorio
L’importanza dell’ascolto. L’allievo è stimolato ad ascoltare musica appartenente a diversi generi musicali, e a conoscere voci e linguaggi differenti da ciò che si conosce.
L’importanza di una corretta dizione e pronuncia. Ogni lingua ha le sue regole, ed i suoi suoni. Esserne consapevoli fin da subito significa essere più incisivi durante l’esecuzione di un brano.
L’interpretazione. Primi accenni. L’importanza di trovare la propria personale chiave di lettura nei testi.
I primi brani saranno semplici ed orecchiabili, ed ovviamente compatibili tecnicamente con il lavoro fatto durante l’anno.
SECONDO ANNO
Conoscenza di M1 e M2.
Vocalizzi funzionali (triadi maggiori, minori, diminuite. Scala pentatonica maggiore e minore etc).
Intonazione di intervalli semplici (entro l’ottava).
Repertorio
Apprendimento ad esecuzione di brani pop tecnicamente compatibili con il lavoro fatto durante l’anno.
L’interpretazione e l’importanza dei colori nella voce.
L’orecchio armonico e il canto armonizzato.
TERZO ANNO
Conoscenza ed approfondimento M1 e M2.
Lo switch tra i due meccanismi.
Il mix e il belting: introduzione.
Consolidamento di ciò che si è appreso precedentemente attraverso esercizi via via sempre più complessi: Scale minori, maggiori, arpeggi di decima, di tredicesima, triadi maggiori, minori, diminuite ed eccedenti.
Intonazione di intervalli complessi (oltre l’ottava).
Repertorio
Si comincerà ad affrontare brani appartenenti a generi diversi, per comprendere dall’interno diversi stili e linguaggi.
Il canto armonizzato.
QUARTO ANNO
Conoscenza ed approfondimento M1 e M2.
Lo switch tra i due meccanismi.
Il mix e il belting.
Consolidamento di ciò che si è appreso precedentemente attraverso esercizi via via sempre più complessi: Scale minori, maggiori, arpeggi di decima, di tredicesima, triadi maggiori, minori, diminuite ed eccedenti, quadriadi.
Repertorio
Analisi dei diversi stili vocali e dei colori che interpreti diversi utilizzano nell’eseguire uno stesso brano: si parla di pop, jazz, bossa nova, gospel, r’n’b, soul e melodico italiano. L’allievo è stimolato ad analizzare da solo brani a sua scelta e a discuterne con l’insegnante.
A questo si aggiungerà apprendimento ed esecuzione di brani via via più complessi.
QUINTO ANNO
Il lavoro sulla tecnica vocale verrà condotto ed approfondito attraverso vocalizzi complessi che utilizzano anche scale cromatiche, arpeggi diminuiti e scale modali.
Il repertorio si amplia e l’allievo viene stimolato a cercare di affrontare generi musicali lontani dalla sua esperienza e gusto personali, ed a trovare anche per questi la sua personale chiave di lettura.
Bibliografia
Franco Fussi – Silvia Magnani “L’arte vocale” Omega edizioni
Antonio Juvarra “Il canto e le sue tecniche” ed Ricordi
Laura Conti “Master in canto Jazz – Vocal ki L’Arte del suono” ed Ricordi
Ottò Kàrolyi “La grammatica della musica” ed Einaudi
Cattaneo/Guasconi “Cantarleggero” ADLE edizioni, Padova
Andrea Avena “Teoria e armonia” ed Sinfonica
Luigi Rossi “Teoria musicale” ed Carrara
Jim Grantham “Jazzmaster Cookbook” ed Volontè &Co.
Mark Levine “The Jazz Theory Book”, Sher Music Co.
Massimo Mila “Breve storia della musica” ed Einaudi